Dissolute e maledette. Donne straordinarie del mondo antico

Combattenti e condottiere, regine e influenti consigliere, alle donne che raggiungono le vette del potere nelle società antiche non sono perdonati forza, carattere e talento. Quando una donna esercita funzioni di esclusivo appannaggio maschile, la macchina della diffamazione la colpisce, perché il successo femminile suscita diffidenza e invidia. Dotate di fascino, carisma e di prorompente vitalità, queste figure fuori dall’ordinario appaiono come protagoniste indiscusse in un mondo che fu loro ostile. Un mondo di cui conquistarono la ribalta, muovendosi impunemente nello spazio pubblico, al di là di angusti stereotipi di genere. Ma la condanna della storiografia maschilista fu senza appello: hanno le mani lorde di sangue, praticano l’adulterio e l’incesto, esercitano le arti delle cortigiane o, addirittura, delle professioniste da strada. Diffamate e denigrate, queste donne dell’età antica rappresentano un esempio di coraggio, tenacia e intelligenza dall’immenso valore umano. 

Questa è la descrizione del libro Dissolute e maledette. Donne straordinarie del mondo antico di Lorenzo Braccesi (Salerno Editrice, Roma 2021) che è stato presentato lo scorso 13 Dicembre al Museo Eremitani.