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Una prospettiva femminista per le elezioni del Parlamento Europeo
Porre l’uguaglianza di genere al cuore del processo decisionale dell’UE: con questo titolo programmatico il Report preparato dal think tank femminista europeo Gender Five Plus indica nelle prossime elezioni un’opportunità strategica per rafforzare il ruolo del Parlamento Europeo (PE) nelle politiche per la parità di genere, nel gender mainstreaming e nella costruzione di un Unione Europea più democratica più forte ed inclusiva.
Il Report, mentre sottolinea il ruolo pionieristico svolto nel corso del tempo dal PE nella promozione dell’uguaglianza di genere e del gender mainstreaming, riconosce i limiti che hanno caratterizzato quest’ultima legislatura alle cui pressioni va però comunque riconosciuto il merito dell’approvazione della direttiva sulla trasparenza retributiva tra uomini e donne, della ratifica della Convenzione di Istanbul, e dell’approvazione della direttiva sulla violenza di genere contro le donne, benché con un compromesso al ribasso nella definizione del reato di stupro.
Benché la percentuale di donne nel PE sia del 39,1% le posizioni guida nel decision-making non riflettono questa presenza numerica, soprattutto in quanto continuano ad esistere forme di segregazione di genere nelle commissioni. Infatti mentre nella commissione sui diritti delle donne e l’uguaglianza di genere (FEMM) gli uomini sono solo 8,6% nella commissione sugli affari costituzionali sono l’85,7% e, in generale, le donne sono poco rappresentate all’interno delle commissioni parlamentari con più importante impatto legislativo.
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