
Educare all'affettività. Un antidoto contro la violenza di genere.
Piazza dell’Ateneo Nuovo 1 20126 Milano, Edificio U6 – Rettorato 4° piano, Aula Rodolfi
Giovedì 10 Aprile 2025, dalle ore 14:30 alle 17:00, si terrà in Piazza dell’Ateneo Nuovo 1 a Milano la presentazione del progetto di ricerca "Educare all'affettività". "Un antidoto contro la violenza di genere".
Educare all’affettività significa guidare i giovani nel riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e relazioni in modo consapevole e rispettoso. Questo percorso educativo favorisce lo sviluppo dell’empatia, del rispetto reciproco e della consapevolezza di sé e degli altri, contribuendo a superare stereotipi di genere e prevenire fenomeni come la violenza di genere, il bullismo e il cyberbullismo. A differenza di quanto avviene in molti altri Paesi europei, in Italia l’educazione all’affettività non è ancora una disciplina obbligatoria.
Introdurla stabilmente nel sistema scolastico, con il supporto di una formazione specifica per docenti e operatori, potrebbe rappresentare un passo decisivo verso una società più equa e consapevole.
Nonostante oltre trent’anni di proposte legislative e diverse raccomandazioni da parte di organismi internazionali, il nostro Paese non ha ancora adottato un modello educativo conforme agli standard europei.La mancanza di un obbligo formativo per gli insegnanti ha portato a un’offerta frammentata e disomogenea sul territorio nazionale. Numerosi studi scientifici confermano l’importanza di un’educazione strutturata all’affettività per contrastare le discriminazioni e la violenza legate al genere e all’orientamento sessuale.
Per questo, è sempre più urgente un intervento legislativo che garantisca questo diritto fondamentale a tutte le studentesse e a tutti gli studenti.Per rispondere a questa esigenza, il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale con il centro studi ADV – Against Domestic Violence, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa", presenta un progetto promosso e voluto dalla Fondazione Una Nessuna Centomila.
L'ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti e se si volesse seguire da remoto bisognerà utilizzare il seguente link