Incontro V - Vai pure
Vai pure, dialogo con Pietro Consagra. Con Linda Bertelli e Marta Equi Pierazzini
25 giugno 2024
Testo a cura di Chiara Nina Castegnaro e Laura Rizzi, editato da Luca Greselin
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Linda Bertelli è professoressa Associata in Estetica presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca. Le sue ricerche riguardano la teoria dell'immagine, la storia della fotografia tra Ottocento e Novecento e la storia dei movimenti femministi in Italia nella seconda metà del Novecento. È stata Visiting Scholar presso università italiane e straniere (tra le altre, City University of New York, Università Bocconi di Milano) e ha presentato le sue ricerche sia in Italia sia all’estero in numerose conferenze, seminari e lezioni. Oltre ai due libri sulla teoria dell'immagine e della rappresentazione di Henri Bergson (2014) e sull'estetica di Ernst Bloch (2018), ha pubblicato saggi su Étienne-Jules Marey e la cronofotografia, sulla storia e teoria della fotografia, sull'opera della teorica femminista italiana Carla Lonzi e sulle teorie estetiche femministe. Attualmente dirige un progetto nazionale biennale sulla presenza del lavoro delle donne nel settore fotografico tra il 1839 e il 1939.
Marta Equi Pierazzini è Lecturer del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Bocconi di Milano dove insegna nei corsi di laurea triennale e biennale in Economics and Management for Arts and Culture. E’ affiliata al centro di ricerca Green (Centre for Research on Geography, Resources, Environment, Energy & Networks) dove collabora con la research unit interdisciplinare ASK (Arts, Societies, Knowledge Economies), specializzata nei settori artistici e culturali. Ha conseguito il Phd in Analysis and Management of Cultural Heritage all’IMT Scuola di Alti Studi Lucca con una tesi sulle organizzazioni culturali femministe con un focus sulla storia, le eredità e le pratiche del femminismo italiano. È stata Visiting Researcher presso il Gothenburg Research Institute, Università di Gothenburg, Svezia e ha insegnato Economia e mercato dell’arte presso L’Accademia di Belle Arti di Brera.
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Bertelli e Pierazzini propongono un'interessante interpretazione di "Vai pure", un'opera di Carla Lonzi che consiste nella trascrizione di un dialogo registrato tra lei e il suo compagno, l'artista Pietro Consagra, nel 1980.
"Vai pure" rappresenta un momento cruciale nella relazione tra Lonzi e Consagra, segnando un punto di non ritorno nel loro rapporto. Il testo è significativo non solo come documento personale, ma come gesto politico e filosofico che mette in discussione le dinamiche delle relazioni umane e artistiche.
Il tema centrale del testo è la richiesta di riconoscimento da parte di Lonzi. Lei chiede a Consagra di riconoscere la differenza tra le loro coscienze, una differenza accentuata dal suo impegno femminista. Il gesto compiuto in "Vai pure" non è tanto la rottura della relazione con Consagra, quanto l'affermazione dell'impossibilità di tornare a una singola coscienza condivisa.
Lonzi mette in discussione la separazione tra vita privata e produzione artistica, un concetto che Consagra fatica a comprendere. Per lei, la verità è sempre in processo e in relazione, e questo dovrebbe riflettersi nell'arte e nella scrittura. Questo approccio di Lonzi modifica il concetto stesso di opera d'arte. Per lei, la scrittura diventa più simile a un processo di traduzione della realtà, strettamente legato all'esperienza vissuta e alle relazioni.
Testi:
Pietro Consagra, 1980, Vita mia.
Carla Lonzi, 1969, Autoritratto.
Carla Lonzi, 1980, Vai pure, dialogo con Pietro Consagra.