Parità di genere nel nuovo "Dizionario dell'italiano" Treccani

Ad ottobre Treccani pubblica il suo nuovo dizionario, che sarà il primo ad includere le forme femminili di nomi e aggettivi insieme a quelle maschili e a proporre degli esempi d'uso delle parole che non ricalchino gli stereotipi di genere, o che possano essere lesivi per la dignità di qualunque persona. Queste scelte sono frutto, e si fanno promotrici, dei cambiamenti storici, linguistici e culturali in atto, volti alla promozione della parità tra uomini e donne.

Come hanno dichiarato Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, curatrice e curatore del dizionario, queste decisioni sono "specchio del mondo che cambia e il frutto della necessità di validare e dare dignità a una nuova visione della società, che passa inevitabilmente attraverso un nuovo e diverso utilizzo delle parole", fissando su carta la necessità e l'urgenza di questi cambiamenti.

Questa nuova impostazione "restituisce alle parole verità e realtà negate, cancellate per secoli" ed è maggiormente rappresentativa della complessità del mondo. Come sottolineato dalla linguista Della Valle, la visione fortemente androcentrica (ovvero incentrata sul maschile) presente nei vocabolari può essere in gran parte ricondotta al fatto che per anni sono stati diretti unicamente da uomini, che hanno riportato la loro visione ed esperienza del mondo.

La scelta di Treccani è un segnale importante che apre la strada ad un uso della lingua più inclusivo e rispettoso di tutte le soggettività e Della Valle è sicura nell'affermare che "le altre case editrici dovranno tenere conto di quello che abbiamo fatto. Indietro non si può più tornare".